Ansia di futuro
Si tratta di una visione globale della società lucana di quegli anni, le prospettive e le utopie inseguite da un intellettuale non digiuno delle informazioni e dei processi politici e culturali in svolgimento nell’Europa degli anni Sessanta.
Raffaele Nigro
Nati come relazioni per i convegni organizzati dal circolo culturale “La Torre” di Atella tra il 1964 e il 1974, i testi radunati in questo libro rappresentano il frutto di una passione civile e la testimonianza di un impegno militante.
Il motivo che anima ciascun capitolo è il desiderio di affrontare e discutere i problemi del Mezzogiorno durante il periodo che va dal boom economico alla crisi petrolifera: il tramonto della civiltà contadina e l’affacciarsi del modello industriale attraverso i fenomeni laceranti dell’emigrazione, l’organizzazione politica ed economica del territorio, il ruolo delle istituzioni scolastiche e universitarie, il compito degli intellettuali nella fase di passaggio tra cultura arcaica e modernità.
Pagina dopo pagina, prende corpo un’immagine di Meridione che poco o nulla ha in comune con gli stereotipi dell’abbandono e dell’arretratezza, soprattutto emerge un’idea di sviluppo che scansa l’insidia dell’assistenzialismo e si affida con convinzione agli strumenti della cultura, dell’istruzione come crescita morale e della progettualità politica.