L'infinito dei verbi
L'infinito dei verbi
In questa raccolta poetica accade che le parole, quanto più sono pronunciate nella loro forma indefinita, tanto più sono pronte a definirsi in pensieri e accadimenti, in un ritmo aperto, che accoglie i gesti divenuti necessari insieme alle rivelazioni nuove e ossessive.
Prende vita una riflessione su concetti e suoni che pronunciamo quotidianamente – Io, Spazio, Natura, Paura –, su imperativi interni ed esterni, sulla meraviglia dell'intelligenza matematica innata, sul coraggio del pensiero e della progettualità. Una poesia al presente, dove è assente la narrazione del ricordo, dove l'accadimento improvviso, eccezionale rimanda, su altra scala, alla regolarità di quell'evento.
Tutto è essenziale e dosato in questi versi che seguono il percorso graduale, ritmato del pensiero.
Nell'ampia Appendice poesie scritte in decenni passati, rimaste inedite, flash o cronache di incontri in paesi lontani, mostrano una sostanziale unità d'intenti.